PIETRAVAIRANO

Centro agricolo del sub appennino campano, alle falde orientali del monte Caievola (588 metri). È posto su uno sprone volto a sudest, ed ha una struttura a gradinata.

Storia

Menzionato in un documento del 1070, conservato nell’archivio dei Benedettini di Montecassino, come Castrum Petrae, il toponimo è anche citato in Catalogus Baronum (1150-1168) di epoca normanna che lo attribuisce come feudo ad un personaggio della famiglia de Petra, che proprio da quel feudo prende il suo nome, Alexander de Petra, definito signore del castello di Petra; in seguito altri personaggi della famiglia, citati nei registri angioini, vengono definiti signori di Petra: Giovanni de Petra (1272), suo figlio Roberto (1276), Seneballo de Petra (1289), Nicola III de Petra (1415). Successivamente fu feudo dei de Roccaromana, dei Marzano, dei Cicinello, dei Como, dei Montaquila e, alla fine del secolo XVI, passò stabilmente alla famiglia Grimaldi, che lo mantenne fino all’eversione della feudalità.

Monumenti e luoghi d’interesse

L’antico nucleo del paese presenta alcune caratteristiche delle sue origini medievali; nella parte apicale è un torrione tronco-conico angioino. Di particolare interesse è il Santuario di Santa Maria della Vigna, a nord dell’abitato, ricostruito nel secolo XVII, che conserva nella sua cripta originaria interessantissimi affreschi tardogotici.

Il teatro-tempio di Pietravairano è situato sul monte san Nicola. Il complesso è costituito da un teatro e un tempio italico disposti su due terrazze.

(fonte. Wikipedia)